Sul palco Mike Zito, uno dei più importanti esponenti del Blues contemporaneo
Quattro serate a tema caratterizzano il Festival andato in scena, per la sua venticinquesima edizione, dal 22 al 25 luglio del 2015.
La prima, battezzata “Different Things” propone il duo The Two e il progetto Playing for Change. Il primo è costituito dal chitarrista svizzero Thierry Jaccard e dal chitarrista e armonicista mauriziano Yannick Nanette. Nello stesso anno, il duo partecipa all’International Blues Challenge di Memphis raggiungendo le semifinali. Playing For Change è il supergruppo nato dalla mente del regista Mike Johnson e formato dai migliori musicisti di strada provenienti da ogni parte del globo. Il progetto unisce musicisti di diverse culture con lo scopo di promuovere la pace attraverso la musica. A grandissima richiesta, tornano a Narcao a distanza di un anno, questa volta con Grandpa Elliot (armonica, voce), Clarence Bekker (chitarra, voce), Tal Ben Ari “Tula” (chitarra, voce), Jason Tamba (chitarra, voce), Titi Tsira (voce), Mermans Mosengo (chitarra, voce), Roberto Luti (chitarra), Keiko Komaki (tastiere), Juan Carlos Portillo (basso), Pablo Correa (batteria). La loro performance è stupefacente grazie all’energia dei musicisti e al legame che riescono a creare col pubblico.
La seconda serata, denominata “Italian Blues Night”, vede sul palco tre grandi realtà del panorama blues nazionale che, dopo essersi esibiti singolarmente, chiudono il concerto con una grande jam. Al dare il via allo spettacolo, l’esplosiva miscela di blues, funky e soul in chiave acustica del chitarrista Francesco Piu. Dopo di lui, gli Hadacol Special con Mario Insenga (voce, batteria), Francesco Citera (fisarmonica) e Biagio Fierro (basso tuba). Un progetto che prende nome dai “Medicine Show” tipici della scena del blues rurale negli anni Venti e Trenta. Segue la band Rico Blues Combo, un progetto nato nel 1996 che si muove dal blues tradizionale al jump, con Riccardo Migliarini all’armonica, Maurizio Pugno alla chitarra, Mirco Capecchi al basso e Giuliano Bei alla batteria.
Il tema del venerdì è dedicato ai grandi della chitarra. Durante la “Guitar’s Night” suona la band della chitarrista canadese Sue Foley e del chitarrista e pianista statunitense Peter Karp. Il loro rock blues è sostenuto dal bassista Karey G. Terrat e del batterista Michael D. Catapano jr. Sul palco è poi salito il talentuoso chitarrista del Mississippi Mike Zito, uno dei più importanti esponenti del Blues contemporaneo, accompagnato dal suo gruppo The Wheel con Jimmy Carpenter al sax, Lewis Stephens al piano e organo, Scott Sutherland al basso e Rob Lee alla batteria e percussioni.
Ad aprire la serata finale sono i Rasta Blues Experience del chitarrista Corey Harris. Originario di Denver negli Stati Uniti, decide di trascorrere un anno in Camerun. Questo periodo ha lasciato tracce profonde nel suo stile musicale che viene influenzato da reggae, dal soul e dalla musica tradizionale dell’Africa occidentale. Fanno parte del suo gruppo, Chris Whitley al piano e organo, Paul Dudley alla batteria, Gordon Jones ai sax e Jayson Morgan al basso. Ultimo gruppo sul palco è quello di Joyce Yuille, artista newyorkese ed entertainer di altissimo livello, che colpisce il pubblico per le sue doti vocali. Insieme a lei suonano Massimiliano Rocchetta al piano, Alessandro Fariselli al sax, Emilio Foglio alla chitarra, Mauro Mussoni al basso, Luca Mattioni alle percussioni, Fabio Nobile alla batteria, Giuseppe Satanassi al trombone e Stefano Serafini alla tromba. L’intrattenimento del dopofestival vede impegnate, nella cornice dell’agriturismo in località Santa Croce, due formazioni: la New Butterfly Blues Band capitanata da Vincenzo Melchiorre e la rock band RAB4 guidata da Seba Pezzani.