Narcao Blues ricorda un grande amico del Festival
Quattro intense serate tra il 21 e il 24 agosto 2013 per l’edizione del festival dedicata a Franco Pala, grande amico del Festival scomparso in quello stesso anno.
In apertura, l’afro blues del polistrumentista Baba Sissoko, discendente di una grande dinastia di griot, abilissimo nel suonare le corde del tamani e a suo agio con altri strumenti tradizionali del Mali come il ngoni. Grazie al suo talento, lavora con artisti del calibro di Youssou N ‘Dour, Rokia Traorè, Dee Dee Bridgewater e il cubano Ibrahim Ferrer del Buena Vista Social Club. In occasione del Narcao Blues, è accompagnato da Abubecre Diougo alla chitarra acustica, Erick Jano al basso, Philippe Lago alla batteria e Ady Thioune alle congas, djembè e percussioni. Segue il blues mescolato all’hip hop degli Scarecrow con Slim Paul alla chitarra, Jamo al basso, Le Pap’s alla batteria e Antibiotik Daw agli scratch e alle rime.
Il 22 agosto di scena il chitarrista Ian Siegal, elemento di punta della scena blues britannica e autore di due album che, nel 2012 e nel 2013, hanno ricevuto la nomination come “Best Contemporary Album” al WC Handy Blues Music Awards. È accompagnato da Mike Sponza alla chitarra, Mauro Tolot al basso e Moreno Buttinar alla batteria. Altra figura emergente della scena blues internazionale è il chitarrista tedesco Henrik Freischlader, autore di un classico blues rock, a cui danno il loro contributo Alex Grube al basso, Bjorn Krüger alla batteria e Moritz Fuhrhop all’organo Hammond.
A dare inizio alla terza serata la cantante originaria dell’Arkansas, con una lunga esperienza in ambito gospel e soul, Lakeetra Knowles sostenuta da una band italiana composta da Gianfranco Scala alla chitarra, Mario Spampinato al basso, Matteo Carella alle tastiere e Stefano Bertolotti alla batteria. Lakeetra propone brani originali tratti dal suo recente lavoro “Chemako” e rivisitazioni di grandi autori americani. A seguire un’icona della scena blues di New Orleans: Walter Wolfman Washington, chitarrista e cantante che propone un ibrido musicale fatto di r’n’b, funk e blues. Guida una band che si compone di Jack Cruz al basso, Wayne Maureau alla batteria e una sezione fiati con Jimmy Carpenter ai sax e Antonio Gambrell alla tromba.
Nell’ultima serata, una band storica della scena blues italiana, i Mandolin’ Brothers con Jimmy Ragazzon all’armonica e alla chitarra e Paolo Canevari alle chitarre. Con loro Riccardo Maccabruni alla fisarmonica e alle tastiere, Joe Barreca al basso, Daniele Negro alla batteria e Marco Rovino alle chitarre e al mandolino. La chiusura è affidata a James Hunter, cantante britannico dalla voce che rimanda ai fasti di Sam Cooke e Jackie Wilson che, nello stesso 2013, pubblica il suo album “Minute By Minute”. La sua band presenta una solida sezione fiati con Damian Hand al sax tenore e James Knight al sax baritono, Jonathan Lee alla batteria, Jason Wilson al contrabbasso e Andrew Kingslow alle tastiere.
Ad animare il dopofestival, ospitato nella località di Santa Croce, il trio di Linda Sutti e Gnola & Jimmy Ragazzon. Nel programma di questa edizione, la presentazione del volume “Love and Devotion. Una storia di Willy de Ville” di Mauro Zambellini. Il libro racconta il percorso musicale e umano del grande artista che è stato uno dei protagonisti più acclamati nell’edizione 2003.