La prima apparizione di Popa Chubby a Narcao e la nascita del Dopofestival
Diverse stelle del firmamento blues internazionale illuminano la nona edizione che, in chiusura del millennio, si svolge tra il 29 e il 31 luglio 1999.
Prima giornata esplosiva con le performance di Popa Chubby e Napoli Centrale.
Il primo, nato nel Bronx e tipico esponente del blues della Grande Mela, affonda le sue radici musicali nella tradizione ma, allo stesso tempo, è aperto alle tante espressioni della black music degli anni Cinquanta. Un blues duro e aggressivo quello dell’imponente cantante e chitarrista. A seguire, l’inconfondibile sound dei Napoli Centrale con James Senese, uno degli artisti più significativi della musica napoletana e italiana a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta. La loro musica è un viaggio tra ritmi tipici della tradizione napoletana e mediterranea, le melodie dell’Africa, madre della musica popolare moderna e le sonorità americane del blues e jazz.
Il programma della seconda serata prevede il concerto del chitarrista della Louisiana Sherman Robertson che Paul Simon volle con sé nel 1986 per l’incisione di “Graceland”. Il blues è il suo terreno privilegiato, pur avendo fatto parte anche di band dedite allo zydeco, genere tipico della Louisiana che mescola tradizione bianca e nera all’insegna di ritmi e sapori forti. Chiude la serata, la Back in Blues, una band italiana nata a Melegnano, a due passi da Milano nel 1992. Si tratta di un corposo organico composto da undici elementi con due voci femminili e una maschile, tromba, trombone, due sassofoni, tastiera, chitarra, basso e batteria. Propongono, in uno show coinvolgente e divertente, un repertorio che spazia dal rhythm and blues, al soul e al funky.
Nell’ultima serata si torna in Louisiana con il sestetto vocale strumentale dei Friendly Travellers di New Orleans che non disdegna sia l’esecuzione a cappella sia quella con l’accompagnamento ritmico e armonico tipico del gospel. Impreziosisce la rassegna un grande della scena blues Big Joe Turner, il bassista e polistrumentista che viene omaggiato dalla città di Memphis con il “Big Joe Turner Day” per il significativo contributo artistico offerto alla musica del diavolo. A Narcao guida la sua Memphis Blues Caravan con la quale è solito animare la scena di Beale Street, nella città del Tennessee, dove diviene uno dei più prestigiosi bluesman.
A partire da questa edizione, il Narcao Blues si arricchisce con una nuova proposta: dalla mezzanotte, prende vita il dopofestival nei locali de “La Pineta” che diventerà un appuntamento stabile del cartellone rassegna. Ad inaugurare il primo atto di questa iniziativa sono i messinesi King Biscuit Time, già nel cartellone dell’anno precedente che si esibiscono ogni sera al termine degli spettacoli in Piazza Europa.