La vocazione internazionale si fa sempre più forte nella XII edizione.
Questa edizione propone tre serate a tema, tra il 25 e il 27 luglio.
Le chitarre sono al centro del tema della prima serata con Rudy Rotta e Tommy Castro. Il primo, noto per il suo stile aggressivo e al tempo stesso disciplinato, con una strepitosa velocità sulla sei corde, si ripresenta al pubblico di Narcao (c’era già stato nel 1998) in un quintetto che vanta la presenza all’organo Hammond di Brian Auger, nome storico della scena blues britannica. Indimenticabile, infatti, la partnership con Julie Driscoll e poi con Eric Burdon e la New Oblivion Express. Nella primavera del 2000, Auger si esibisce a Londra con la band di Rudy Rotta e quel concerto è l’inizio di un lungo sodalizio artistico. Con loro sul palco del Narcao Blues anche Michele Papadia al piano, Silvio Galasso al basso e Carmine Bloisi alla batteria.
A seguire uno dei chitarristi più influenti del Chicago Blues Tommy Castro, anche a detta di Carlos Santana che dice di lui: «questa persona ha la voce, il suono e le giuste intenzioni per toccare il cuore di ognuno». La band che lo accompagna a Narcao schiera anche Keith Crossan al sax, Randy Mc Donald al basso e Billy Lee Lewis alla batteria.
La seconda serata è un omaggio all’etichetta discografica “Alligator”. A rappresentare al festival la label di Chicago due dei suoi esponenti più apprezzati, la cantante Marcia Ball e gli Holmes Brothers. La cantante e pianista originaria della Louisiana accompagna la sua potente voce a un tocco esperto e brioso sulla tastiera, subendo le influenze dei musicisti che provengono dal confinante Texas che diventano suoi punti di riferimento. Spazia così dal roadhouse rock al jump blues, dal rhythm and blues, al soul e alle ballads. Fanno parte della sua band Donald Bennet al basso, Dennis P. Boyack alla chitarra, John Chipman alla batteria e Brad Dziedzic al sax. Gli Holmes Brothers vengono dalla Virginia e sono un trio che fonde soul, blues, gospel e country in un sound che la critica specializzata del periodo definisce completamente sbalorditivo. Ne fanno parte Wendell Holmes alla chitarra, Sherman Holmes al basso e Willie Popsy Dixon alla batteria.
L’ultima giornata del festival ha come titolo “Roots: bottleneck and harp”. Ecco così le esibizioni di John Campbell e di Billy Branch. Il primo, chitarrista maestro della slide, proveniente dalla Nova Scotia canadese, guida un trascinante power blues trio con Bruce Moore al basso e Steve Preeper alla batteria. Billy Branch è in quel periodo un’icona dell’armonica e a Narcao suona insieme a Mose Rutues alla batteria, Sherman Shelby al basso, Sumito Ariyoshi al piano e organo e Minoru Maruyama alla chitarra. Billy Branch partecipa anche a un altro progetto speciale dell’associazione Progetto Evoluzione, chiamato “Blues In The Schools” che porta i musicisti nelle scuole con l’obiettivo di diffondere la musica Blues e i valori ad essa connessi.
In questa edizione, il secondo Premio Narcao Blues viene conferito a Marino Grandi, fondatore a Milano, nel dicembre del 1982, della rivista trimestrale “Il Blues” convertita in webzine nel 2013.