Artisti capaci di rompere qualunque regola, in un festival dedicato alla patria del blues devastata dall’Uragano Katrina.
L’associazione Progetto Evoluzione presenta questa edizione del festival tracciando un bilancio di quindici anni di attività: «Quindici anni di grande musica. Il festival Narcao Blues rappresenta ormai da tempo uno degli appuntamenti più noti e apprezzati del panorama delle rassegne musicali che ogni estate vivacizzano la Sardegna, contribuendo alla crescita culturale dei suoi fruitori e, allo stesso tempo, arricchendo l’offerta turistica della nostra regione».
Anche in quest’occasione, l’appeal della musica è forte per la presenza di nomi di grande richiamo come Eric Sardinas, Davide Van De Sfroos e i Neville Brothers. Il Festival si svolge tra il 20 e il 22 luglio. La prima giornata si caratterizza per il concerto del chitarrista americano Eric Sardinas, reduce dal clamoroso successo dell’anno prima a Pistoia. Artista capace di rompere qualunque regola, senza dimenticare la tradizione, grazie alla sua tecnica che gli consente, con grande facilità, di affrontare ogni tipo di fraseggio, dal fingerpicking allo slide. A Narcao propone il suo nuovo album “Black Pearls”, caratterizzato da un sound roccioso ispirato a Johnny Winter ma molto personale. Ad affiancarlo ci sono Curtis Levell Price al basso e Patrick Caccia alla batteria. La stessa sera avrebbe dovuto esibirsi il cantautore comasco Davide Van De Sfroos con il suo progetto “Ma vada via ‘l blues” però, a causa di un problema di salute, non ha potuto suonare al Narcao Blues. Al suo posto, si esibiscono i Bluejuice di Francesco Piu.
Nella seconda giornata, l’esibizione del chitarrista John Mooney, la cui carriera è segnata da incontri fondamentali, in giovane età, come quelli con Son House a New York e Professor Longhair a New Orleans. A Narcao guida un trio con Jeff Sarli al basso e Carlo Anthony Nuccio alla batteria. A chiudere la serata, Bryan Lee, un altro talentuoso chitarrista per il quale hanno speso grandi apprezzamenti personaggi come Muddy Waters, James Cotton e Kenny Wayne Shepherd. Il suo Blues è essenziale ma efficace, perfetto nell’alternare canto e chitarra. Lo accompagnano Christopher Brent Johnson alla chitarra, John Peter Perkins alla batteria, Jason Richard Rasberry al basso.
All’insegna del suono di Crescent City, la serata conclusiva della rassegna. Dapprima con il pianista Davell Crawford, conosciuto come “il principe di New Orleans”, addirittura considerato come la reincarnazione di leggendari musicisti originari di quella città. Insomma, l’erede e il custode della grande tradizione pianistica di New Orleans. A Narcao, guida una band che schiera Mark Brooks al basso, Brian Seeger alle chitarre, Jeff Boudreaux alla batteria e percussioni. Poi il gran finale con un’autentica leggenda, una band di culto: i Neville Brothers. Dopo le loro carriere soliste, si uniscono sotto lo stesso nome, nel 1977, nella più pura tradizione di New Orleans. La grande abilità dei fratelli Neville è quella di mettere insieme differenti stili musicali come il rhythm and blues, il jazz, il funky e il blues, creando un sound inimitabile e apprezzato in tutto il mondo. Grazie alla loro grande presenza scenica il concerto di Aaron e Art (voci), Ian (chitarra), Cyril (percussioni), Charles (corno) e Ivan (tastiere) è stato unico e irripetibile. Con loro, a completare la band, Willie Green alla batteria, Nick Daniels al basso e Mikuni Fukuda alla chitarra.
Durante quest’anno prende vita un’altra iniziativa dell’associazione Progetto Evoluzione che ha come fine la diffusione della conoscenza e dei valori della musica blues nelle scuole. Il progetto è stato battezzato Blues in the Schools: ha interessato l’istituto comprensivo di Narcao e i licei scientifici di Carbonia e Iglesias dove hanno tenuto appositi seminari alcuni dei protagonisti della scena blues italiana come Fabrizio Poggi, Francesco Garolfi, Paolo Bonfanti, Alex “Kid” Gariazzo e Fabio Treves.