Los Lobos, Playing For Change e Steepwater Band tra i protagonisti
Per la ventiquattresima edizione, il Festival ritorna alla sua naturale collocazione nell’ultima decade di luglio e si svolge tra mercoledì 23 e sabato 26 luglio.
In apertura si propone una straordinaria esclusiva: il concerto dei Los Lobos. Il gruppo ispanico, nato nei quartieri della East Los Angeles, è esploso negli anni Ottanta che ha un affezionato seguito anche in Italia in virtù del successo della loro hit mondiale “La Bamba” e di album come “Kiko”. Alcuni pezzi di quel fortunato lavoro del 1992 e del doppio live “Disconnected In New York City” del 2013, compaiono nel set proposto sul palco del Festival. Il gruppo è formato da Louie Perez, chitarrista e voce della band sulle scene da oltre quarant’anni, Steve Berlin (sax e tastiere), Conrad Lozano (basso), David Hidalgo (voce e chitarra) ed Enrique “Bugs” Gonzalez (batteria). Non hanno certo deluso le aspettative dei tanti fan giunti a Narcao, letteralmente esplosi sulle note de “La Bamba” iscrivendo, anche questa esibizione, tra le tappe più memorabili nella storia del festival. Prima della magistrale esibizione dei Los Lobos, a scaldare l’arena di Piazza Europa, ci pensano il chitarrista americano Joe Driscoll e il suonatore di kora Sekou Kouyate, proveniente dalla Guinea. Insieme a James Breem alla batteria e John William Railton al basso, danno vita a un concerto la cui peculiarità è data dalla fusione di hip hop, funk, soul, rock, afrobeat, reggae e groove africani.
La seconda giornata porta sul palco il chitarrista Mauro Ferrarese e la contrabbassista Alessandra Cecala che insieme formano i Reverend and the Lady. Il loro repertorio è composto da pezzi originali e da un’ampia selezione di musica popolare degli anni Venti e Quaranta nel sud degli Stati Uniti. Seguono i Playing for Change, un supergruppo formato da artisti di strada e di varie etnie. Con lo stesso nome è stata fondata un’organizzazione no profit, con lo scopo di costruire scuole di musica per l’infanzia in alcune delle aree più disagiate del mondo. Vastissimo il loro repertorio dal blues al soul, dal pop al classico rock ‘n roll. A Narcao si presentano guidati dall’armonica e dalla voce di Grandpa Elliott, un’icona dei quartieri francesi di New Orleans. Con lui, sul palco, alle voci Clarence Bekker, Mermans Mosengo, Jason Tamba (voce), Ruth “Titi” Tsira, Tal “Tula” Ben-Ari (voce), Peter Bunetta (batteria), Orbe Ortiz (basso), Vasti Jackson (chitarra).
Una band tedesca e una americana suonano nella terza giornata del festival. Mike Seeber cresce ascoltando la musica di Rory Gallagher, Jimi Hendrix e Johnny Winter. Nel 2013 vince il German Blues Challenge con il suo trio, che gli garantisce la partecipazione all’European Blues Challenge svoltosi quell’anno a Riga, in Lettonia. A Narcao suonano con lui Philip Rosch al basso e Tobias Ridder alla batteria. La Steepwater Band si forma a Chicago nel 1988 e il suo sound è riconducibile al primo british blues; negli anni assorbe anche le influenze del blues del Delta, della psichedelia e del southern rock. La band è formata da Jeff Massey (chitarra e voce), Tod Bowers (basso), Eric Saylors (chitarra) e Joe Winters (batteria).
Un altro gruppo finalista dell’European Blues Challenge svoltosi a Riga, nell’aprile del 2014, è il trio italiano del chitarrista e armonicista Marco Pandolfi che apre l’ultima giornata del festival. Pandolfi che ha partecipato per due volte al prestigioso International Blues Challenge di Memphis e vanta numerose collaborazioni con noti bluesmen, a Narcao è accompagnato da Federico Patarnello alla batteria e Lucio Villani al contrabbasso. Chiusura affidata al blues interpretato nei paesi baltici: dalla Lettonia, sul palco del Festival, arriva la Latvian Blues Band. Si formano nel 1997, intraprendono importanti tour in Canada e in America, e firmano il loro esordio discografico nel 2009. L’organico è composto da Janis Bukovskis alla chitarra, Marcis Kalnins al basso, Roland Saulietis alla batteria, Artis Locmelis al sax e tastiere, Jonatans Racenajs alla chitarra a Viesturs Grapmanis alla tromba.
Sul palco del dopofestival suona il trio dei Blues Queen con Mario Federico alla chitarra, la cantante Alessandra Bene e Marco Cattolico con un progetto “dedito a rievocare storie nate sul Delta del Mississippi attraverso suoni crudi nello stile blues”.
Ad alternarsi con i Blues Queen sono i Milestones di Sassari, unica tribute band ufficiale in Sardegna dei Rolling Stones.
Il gruppo guidato dal chitarrista Riccardo Frau, con Mauro Aresu alla voce e armonica, Luciano Uzzanu alla chitarra, Bastianino Ricciu alla batteria e Francesco Santu al basso, ha rivisitato, forte della sua consolidata esperienza nei terreni del blues, anche classici di Willie Dixon, Elmore James, Johnny Winter, B.B. King e Muddy Waters.